Ordigno in pieno centro a Reggio Calabria
L’esplosione di un ordigno in pieno centro a Reggio Calabria è solo l’ultimo atto di una strisciante strategia della tensione che non può passare ancora una volta sotto silenzio”. È quanto dichiara il Meetup reggino, dopo il ritrovamento di un estintore, innescato come un ordigno, di fronte ad un esercizio commerciale prossimo all’apertura nel centro di Reggio Calabria. “Occorre iniziare a chiamare le cose con il proprio nome, questa è un’intimidazione chiara, che merita attenzione non solo da parte di magistratura e forze dell’ordine che da tempo fanno egregiamente la propria parte. È ora che la politica si schieri chiaramente contro i clan di questa città, eliminando ogni margine di ambiguità dalla propria azione e dalle proprie compagini”. Al riguardo, i pentastellati sottolineano infatti “come cittadini, consideriamo intollerabili e vuote le puntuali dichiarazioni contro la mafia da parte di chi non fa nulla di concreto per combatterla e continua a sguazzare in partiti affollati di soggetti indagati o attenzionati da forze dell’ordine e magistratura per le pessime compagnie, soprattutto in periodo elettorale. Adesso basta”. Per i pentastellati “Reggio Calabria ha bisogno di una classe politica in grado di fare una scelta di campo chiara contro le mafie che si rispecchi in maniera immediata e fedele nell’azione amministrativa. Ma del palazzo di vetro più volte annunciato da Falcomatà nei tempi remoti della campagna elettorale non abbiamo visto neanche le fondamenta. Allo stesso modo, non possiamo dire che la sedicente opposizione si sia affannata a reclamarlo”. Oggi più che mai, per il Meetup Reggio 5 Stelle “è necessaria un’antimafia reale e concreta che vada al di là di parate e flash e crei dei percorsi virtuosi per chi si schiera contro lo strapotere della ‘ndrangheta, ma abbia anche la forza di emarginare chi non è pronto a una scelta di campo netta. E oggi più che mai sappiamo che né il centrodestra né il centrosinistra in città sono in grado di farlo, perché troppe volte in passato si sono dimostrati contigui a quella ‘ndrangheta che sostengono di voler combattere”