NOTA DEI MEETUP CONGIUNTI DI REGGIO, CITTA’ METROPOLITANA: QUESTIONE DI “RIFIUTI UMANI”
Ovviamente non bastava un maledetto virus, subdolo e contagioso, in grado di uccidere decine di migliaia di persone e mortificare le nostre speranze di ripresa economica, sociale e psicologica.
Non era sufficiente il continuo degrado - morale, gestionale, organizzativo - delle Istituzioni locali che da sempre mal governano ed ammorbano le nostre vite.
Non risultava giusto continuare a corroderci l’anima con l’ennesima, disgustosa vicenda di ‘ndrangheta, dove è sufficiente “un pezzo di pane” per corrompere e controllare un intero quartiere cittadino.
No, naturalmente no. Ci voleva anche, puntuale come una cartella di Equitalia, l’olezzo della spazzatura davanti alle nostre case. In piena primavera. A 25 gradi. Con il rischio dell’esplosione di una bomba biologica e chimica sotto i portoni.
La vicenda è tristemente nota.
La Sovreco spa è una azienda a capitale interamente privato appartenente al gruppo Vrenna che negli ultimi anni, in regime di monopolio tramite affidamento diretto e con proroga contrattuale semestrale, svolge (o, sarebbe meglio dire, svolgeva) il servizio di igiene urbana calabrese presso la discarica di Crotone. A seguito dello stop della Presidente Santelli ad unaordinanza che prevedeva l'ampliamento di detto impianto nell’affannoso tentativo di uscire dal vicolo cieco vista l’attuale inesistenza di discariche pubbliche attive in Calabria, la società crotonese ha annunciato la propria indisponibilità (quindi “cancelli chiusi”) a ricevere ancora rifiuti per esaurimento dei volumi di abbancamento (tra l’altro raddoppiati nell’ultimo anno: da circa 70 a 140 euro a tonnellata) in relazione al non adeguamento della tariffazione.
Il risultato di tutto questo nuovo, allucinante, teatrino è che siamo nuovamente tornati a vivere nella spazzatura. La Regione Calabria, dopo aver tentato (con scarso successo) di obbligare la Sovreco spa a tutelare la salute pubblica ed essendo nella assoluta impossibilità di trovare, in tempi strettissimi, un nuovo gestore, sta adesso cercando di stipulare una onerosa convenzione con la Regione Puglia (che ha accettato) fino al 30 giugno di quest’anno al fine di poter trasportare i nostri rifiuti indifferenziati in altri siti extraregionali.
Nel frattempo, i sindaci dei 97 Comuni della Città Metropolitana sono ancora, dopo oltre due settimane di schifo assoluto nei nostri quartieri, in attesa di disposizioni da Catanzaro stante il silenzio assordante dei vertici regionali su dove e quando tornare a conferire la spazzatura.
Il tutto in attesa che il Consiglio Regionale legiferi relativamente al provvedimento che, fermo dal novembre 2019, possa finalmente conferire deleghe, competenze e piena autonomia a questi stessi comuni costituiti in ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) nella gestione autonoma dell’intero ciclo dei rifiuti.
E sempre nella speranza che il Comune di Reggio Calabria, mai brillato in questi sei anni per competenza e visione politica essendo stato latitante nella pianificazione ed attuazione di una vera strategia “Rifiuti zero” orientata alla riduzione ed al riciclo, possa riuscire a destarsi dalla propria inerzia decisionale posizionando piccole e molteplici isole ecologiche intelligenti di quartiere (successivamente utilizzabili con informatizzazione e card identificative utenti a completamento del sistema misto di affiancamento della fallimentare gestione del sistema “porta a porta”).
Detto questo, una cosa è certa: siamo al punto di non ritorno. Che le Istituzioni si attivino da “ieri”, ognuna per la propria parte, al fine di salvaguardare le nostre vite. Per risolvere questo problema definitivamente ed una volta per tutte. Altrimenti abbiano tutti la dignità di dimettersi manifestando la loro inadeguatezza alla gestione della cosa pubblica. Non siamo rifiuti umani. Noi.
Gli attivisti di:
Meetup Reggio 5 Stelle
Meetup Magna Grecia 5 Stelle