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Meetup Reggio 5 Stelle sul Caso Genoese
«L’amministrazione Falcomatà non solo si sta sempre più dimostrando incapace di dare una visione di futuro ai reggini più giovani, ma a loro, così come ai più grandi, sta sempre più negando diritti fondamentali costituzionalmente sanciti, come testimonia il “Caso Genoese”. Un’amministrazione che ormai si palesa per ciò che è: superficialità, incapacità, sordità, opacità, apparenza, promesse, in questa fattispecie sulla pelle dei bambini e delle loro famiglie». Il MeetUp Reggio Cinque Stelle commenta così l’assenza della mensa nella struttura d’infanzia paritaria comunale perdurante da due mesi.
«E’ inutile richiamare la legge 62/2000, che afferma che le scuole paritarie “devono corrispondere agli ordinamenti generali dell'istruzione, coerenti con la domanda delle famiglie e caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia”, così come il Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) della “Genoese”, che evoca Costituzione, leggi nazionali, normative europee e convenzioni internazionali e parla di “partecipazione attiva delle famiglie, pieno sviluppo della persona umana, uguaglianza delle opportunità educative e formative, superamento di ogni forma di discriminazione, accoglienza ed inclusione, apertura al territorio”. Tutto ciò viene vergognosamente disatteso dal Comune, non solo alla “Genoese” e non solo in ambito scolastico» sostengono i pentastellati.
«Il Comune, a firma di dirigente ed assessore alla Pubblica istruzione, aveva preso un formale impegno con il ministero ed i cittadini: “La scuola dell'infanzia Genoese è composta da due sezioni ove operano quattro insegnanti (due per il turno antimeridiano più due per il turno pomeridiano), oltre a tre collaboratori. L'orario delle attività osservato dalla scuola è dalle ore 8.00 alle ore 16.00 dal lunedì al venerdì con servizio mensa. Nell’articolazione dell'orario delle insegnanti sono previsti due turni: 7:30-13:30, 10:30-16:30. La scuola dispone del servizio di mensa gestito da una ditta specializzata”.
Su questo impegno, a dicembre 2018 Palazzo San Giorgio ha a percepito dal MIUR 31.614 euro, che si aggiungono alle restanti agevolazioni come l’impiego di personale con la qualifica di “assistente educativo” al costo simbolico di circa 12 euro l’ora al lordo delle ritenute previdenziali e fiscali. La non attuazione del servizio mensa non giustifica più la presenza delle due insegnanti del turno pomeridiano, anche perche la “Genoese” chiude alle 14:00. Retoricamente, ci domandiamo: dove e con quali mansioni sono state collocate queste due unità e chi sta sopportando i costi derivanti dai relativi contratti?» proseguono.
«In quanto paritaria, annualmente la “Genoese” riceve dal ministero dell’Istruzione finanziamenti solitamente ben oltre i 30mila euro affinchè vengano mantenuti e garantiti i servizi utili a concretizzare i PTOF e i valori da esso richiamati. Perché avviene il contrario? Sarebbe ora che l’amministrazione Falcomatà ce lo dica. E ci dica anche per tutte le altre criticità che stanno ammazzando Reggio e davanti alle quali dimostra incapacità di coglierle, di volerle risolverle e di saperlo fare» è la conclusione del MeetUp Reggio Cinque Stelle.