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GIRO DI BOA DELL’AMMINISTRAZIONE FALCOMATA’: UN FALLIMENTO TOTALE
Ci accingiamo ad entrare nel terzo anno dell’Amministrazione Falcomatà e quello che registriamo è un fallimento totale della Giunta comunale e del Partito democratico.
A quasi due anni e mezzo dall’elezione di coloro che promettevano la svolta in città, il bilancio, a metà del mandato elettorale, è a dir poco disastroso.
In totale sintonia con il governo nazionale, l’Amministrazione locale ed il Partito di maggioranza ha fatto seguire alle tanto decantate promesse di cambiamento un’assoluta continuità con le precedenti amministrazioni, riuscendo nell’ardua impresa di conseguire addirittura un peggioramento sotto ogni aspetto.
A partire dall’aggravarsi dei problemi del bilancio comunale, censurati recentemente dalla Corte dei Conti, che la Giunta ha provato maldestramente a giustificare, ma che, purtroppo, hanno attestato l’inesorabile aumento del disavanzo, nonostante i tartassati cittadini reggini continuino a pagare i tributi più alti d’Italia.
Alla sostanziale condizione di dissesto delle casse comunali, corrisponde la totale inefficienza dei servizi al cittadino, con la novità, tutta falcomatiana, dell’interruzione del servizio di mensa scolastica, mai successo in precedenza. Ed ancora il fallimento completo della raccolta differenziata cittadina, che il Meetup Reggio 5 stelle aveva già a suo tempo denunciato, attestatasi ad una percentuale tra le peggiori d’Italia, solo il 18%(!), rispetto all’obiettivo programmatico di Falcomatà del 40%, nonostante il costo complessivo del servizio di RSU sulle spalle dei cittadini ammonti a ben 40 milioni.
Il tutto passando per lo scempio del corso Garibaldi trasformato di fatto in un cantiere aperto, che spaventa quei pochi turisti che ancora scelgono Reggio Calabria come propria meta; poi, clientelismo e sprechi perpetrati anche dalla attuale Amministrazione, la fanno ancora da padroni, a partire dalla vicenda Miramare, terminando con i soliti carrozzoni delle società partecipate.
Senza dimenticare le gravi responsabilità comunali sulla recente vicenda dell’aeroporto cittadino e, non da ultimo, la vergognosa passerella del Sindaco, accompagnato dal Ministro Lorenzin e dall’amico Governatore
Oliverio, in occasione della “finta” inaugurazione del reparto di cardiochirurgia dell’ospedale Riuniti.
Su tale vicenda preferiamo non soffermarci ulteriormente, per rispetto di chi ha perso la vita, senza poter ricevere un’assistenza immediata, che, al contrario, si sarebbe potuta garantire se alla finzione politica ed alla bieca propaganda si fosse sostituita la concretezza richiesta a chi riveste importanti cariche istituzionali.
Queste ed altre inefficienze hanno contribuito, inoltre, a far precipitare la nostra città al penultimo posto nella graduatoria per qualità della vita.
Il fallimento dell’Amministrazione Falcomatà è stato indubbiamente il riflesso del fallimento politico del PD di Renzi, che il nostro Sindaco ha emulato sin dall’inizio in tutto e per tutto con le sue promesse e slogan costantemente non seguiti dai fatti.
Un Partito di maggioranza “inesistente” e a dirlo non sono i grillini ma il capogruppo del PD al consiglio comunale e neo consigliere metropolitano Castorina, il quale, evidentemente in un sussulto di verità, ha anche confermato il nervosismo del Sindaco contro i suoi, ai quali quest’ultimo ha ricordato che senza di lui loro sono “nessuno”.
Probabilmente, a questo sarà dovuto il clamoroso azzeramento della Giunta, che da oltre un mese ha lasciato il Comune senza governo, e che si protrae ancora oggi, senza che all’orizzonte sembri esserci soluzione, vista, peraltro, la clamorosa sconfitta al referendum subita del nostro Sindaco.
E proprio in occasione della consultazione referendaria, trasformata in un plebiscito sulla propria persona da Renzi a livello nazionale tanto da Falcomatà a livello locale, che la risposta dei cittadini non si è fatta attendere. Un sonoro 70% in città si è espresso a favore del NO alla riforma costituzionale, decretando la sconfitta politica della Giunta Falcomatà, targata PD e Renzi, ed attestando il fallimento dell’Amministrazione comunale dopo due anni e mezzo dalla promessa “Primavera”, che in realtà, al giro di boa del mandato elettorale comunale, ha fatto piombare la città nel più torrido inverno.
Non può non tenersi in conto, infine, dell’ennesima inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il PD metropolitano, questa volta in merito agli appalti per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nell’area grecanica, ed il
presunto coinvolgimento, secondo gli inquirenti, del noto esponente del PD reggino Minniti, oggi con un incarico nel Governo Gentiloni, sull’affidamento all’AVR del servizio di RSU in città.
E’ ora, quindi, che il Sindaco Metropolitano, prenda atto del fallimento, prima che sia troppo tardi per Reggio Calabria, così per tutta l’area metropolitana, come ha dovuto prendere atto, a seguito dell’esito del referendum, che il tanto sperato posto da Senatore nel nuovo senato renziano, respinto dai cittadini, per lui non ci sarà.
E’ giunto il momento che Falcomatà, compresi la Giunta ed il PD reggino attualmente “assenti”ed “inesistenti”, ammettano il fallimento, facendosi da parte e consentendo finalmente ai cittadini di riprendersi la città ed i servizi, che non sono “bonus” o “favori” della politica, ma loro diritti.